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Creata il 27-06-2017 alle 12:26 da segreteria
Galileo Galilei nacque a Pisa il 15 febbraio 1564. Nel 1589 ottenne la cattedra di Matematica all'Università di Pisa. Durante gli anni trascorsi in quella città, scoprì la legge di caduta dei gravi, ma il periodo migliore della sua vita lo visse a Padova, dove lavorò come insegnante di matematica presso l'Università per ben 18 anni, approfondendo i suoi studi di meccanica e di astronomia, nonché convincedosi della fondatezza della teoria copernicana. A partire dal 1609 si dedicò anche a perfezionare e usare il cannocchiale per le osservazioni astronomiche. Delle sue scoperte astronomiche, Galilei scrisse in un'opera del 1610: i quattro maggiori satelliti di Giove, la conformazione della Luna, le macchie solari, furono scoperte che crearono ammirazione, ma anche ostilità allo scienziato.
Nel 1616 il Sant'Uffizio mise all'indice le opere di Galileo, il cui tentativo di difendere le nuove concezioni astronomiche copernicane venne respinto.
Nel 1632 Galileo pubblicò il "Dialogo sopra i due massimi sistemi del mondo", un testo in cui lo scienziato ribadiva in modo sottile e non appariscente la sua convinzione riguardo l'astronomia copernicana, ma un anno dopo egli venne processato e condannato dal Sant'Uffizio, infine costretto ad abiurare le sue teorie. Galileo scontò la sua pena prima nel palazzo dell'Arcivescovado di Siena e poi nella sua villa di Arcetri.
La morte lo colse a Firenze l'8 gennaio 1642. Galileo Galilei è stato assolto dall'accusa di eresia solo nel 1992, ben trecentocinquanta anni dopo la sua morte.